Al giorno d’oggi sempre più coppie arrivano a separarsi e a divorziare, interrompendo, molto spesso in maniera consensuale, il percorso condiviso.
Da un punto di vista psicologico è importante prendere in considerazione il funzionamento della coppia che giunge a dividersi, focalizzando l'attenzione sulla genesi di una conflittualità intrinseca alla relazione stessa.
Nel percorso dello sviluppo di una famiglia, una tappa fondamentale è proprio la costruzione della coppia, in cui ognuno dei due membri porta con sé la propria storia familiare, tentando di integrarla in modo armonico per consentire al nuovo nucleo familiare di iniziare il proprio percorso senza essere sovraccaricato o privo di fondamenta. Ogni partner, cioè, porta con sé una propria eredità famigliare, che, nella genesi della coppia, va trasformata al fine di costruire una nuova identità, un “noi” di coppia.
È importante notare che il legame emotivo con la propria famiglia di origine è un valore che viene portato nella relazione di coppia, ma deve essere bilanciato con la capacità di separarsi e di sviluppare una nuova identità come coppia. Il legame di coppia così rappresenta una vera e propria occasione di differenziazione dalla propria famiglia d’origine.
Esistono diversi tipi di funzionamento di coppia che possono essere descritti in base alla modalità in cui la sua formazione ed evoluzione sono influenzate dalla qualità dei legami con le famiglie dei membri e che possono avere esiti più o meno funzionali, con lo sviluppo di dinamiche relazionali più o meno bilanciate.
Nell'evoluzione e nella stabilità della relazione di coppia, la gestione della conflittualità emerge come uno degli elementi critici. È importante sottolineare che le divergenze tra i partner sono parte intrinseca di ogni legame romantico. Dato che le dispute sono inevitabili, valutare la qualità di una relazione non si limita a contare il numero di conflitti, ma piuttosto a considerarne la natura e la gestione. In altre parole, il successo di una relazione a lungo termine dipende non tanto dalla presenza di conflitti quanto dal modo in cui la coppia li affronta e risolve.
Nel caso di coppie altamente conflittuali si può assistere addirittura a una compromissione del legame di coppia, a causa di distorsioni cognitive e relazionali, cioè modelli di pensiero e comportamento, spesso acquisiti da esperienze passate, che possono influenzare negativamente la qualità delle relazioni, la percezione di sé stessi, degli altri e delle situazioni, portando a fraintendimenti, conflitti e difficoltà nella comunicazione.
Modelli disfunzionali di questo tipo sono caratterizzati ad esempio da rigidità, eccessiva generalizzazione delle situazioni, ingigantimento o minimizzazione, l’utilizzo di filtri mentali, personalizzazione, pensieri dicotomici e atteggiamenti estremistici.
Coppie dominate da questi tipi di distorsioni non sono in grado di assolvere i propri compiti di sviluppo e faticano, a causa della eccessiva rigidità delle modalità interpretative, a modificare questo assetto di coppia soprattutto durante le avversità che si verificano nel corso del loro ciclo vitale. Pertanto, conflittualità accese possono insorgere, tramite problemi di comunicazione, divergenze di valori e di visione sul ruolo genitoriale, discussioni a causa di tensioni finanziarie, scontri sula questioni legate alla custodia dei figli, che spesso si trascinano anche dopo la separazione o il divorzio, alimentando la discordia tra ormai gli ex partner.
In una coppia conflittuale, la mancanza di armonia e la presenza costante di tensione e sofferenza rendono inoltre difficile affrontare la vita quotidiana, caratterizzata da contrasti e disaccordi su diversi livelli.
Quando un figlio entra in questo contesto, le coppie conflittuali possono incontrare difficoltà nell'accettare il bambino in modo sereno e gioioso. Possono non riuscire a condividere appieno la gioia della nascita a causa dei loro frequenti litigi o, ancora peggio, possono finire per coinvolgere il bambino nella loro dinamica conflittuale.
Quando una coppia si trova immersa in una dinamica conflittuale; infatti, è probabile che non riconosca le conseguenze derivanti da tale situazione. Questo crea disequilibrio nel sistema familiare e una serie di difficoltà per i figli, che possono faticare nel trovare il loro posto all'interno della famiglia e nel comprendere appieno il loro ruolo, spesso assumendo funzioni compensatorie delle distorsioni relazionali presenti. I bambini esposti ai conflitti tra i genitori, infatti, possono sperimentare una serie di conseguenze negative, tra cui problemi emotivi, comportamentali e accademici.
Affrontare relazioni genitoriali conflittuali richiede talvolta, l'intervento di professionisti. Strumenti come la terapia familiare, il counseling o la coordinazione genitoriale, possono essere un'opzione preziosa per aiutare i genitori a comunicare in modo più efficace e a trovare soluzioni costruttive ai loro conflitti. È infatti fondamentale che i genitori cerchino di mantenere aperte le linee di comunicazione e di proteggere i figli dal coinvolgimento nei loro conflitti. Inoltre, è importante per i genitori impegnarsi nello sviluppo e mantenimento del proprio benessere emotivo.
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