Come sappiamo, lo stress viene definito come la risposta psicofisica a stimoli emotivi, cognitivi o sociali, nell’ambito di situazioni percepite come minacciose o impegnative, eccessive, con effetti sul benessere fisico e psicologico degli individui. Esso può essere provocato da differenti fattori, tra cui eventi di vita, non solo spiacevoli, ma anche piacevoli, ambientali, fisici, situazioni estreme, minacce specifiche e di breve durata, condizioni prolungate, quotidiane.
La percezione dello stress è soggettiva ed esso si manifesta nell’individuo con modalità differenti, ormai note.
Recentemente la ricerca sullo stress ha ampliato il suo campo di indagine: lo psicologo e psicoterapeuta Guy Bodenmann ha sviluppato nello specifico una teoria sullo stress diadico, che descrive come lo stress viene gestito all'interno delle relazioni di coppia. Secondo questa teoria, lo stress infatti colpisce non solo gli individui singolarmente, ma ha anche un impatto significativo sulla dinamica relazionale tra individui stessi.
Lo stress che può sorgere in una relazione sentimentale può derivare dalle interazioni all'interno della stessa, come conflitti, incomprensioni o difficoltà comunicative, oppure provenire da fattori esterni alla relazione, come problemi lavorativi, economici, di salute o familiari, e spesso è talmente pregnante nella relazione, da non essere riconosciuto dai partner. Eppure, si può manifestare attraverso conclamati momenti di tensione, irritabilità, agitazione, sbalzi d’umore, che in casi estremi portano a incomunicabilità e isolamento dal partner.
Nel momento in cui tale situazione viene riconosciuta, può essere gestita.
Quando cerchiamo di combattere le situazioni stressanti, parliamo nello specifico di applicare dei meccanismi di coping, cioè l'insieme delle strategie che una persona adotta per gestire lo stress, affrontare le difficoltà e risolvere i problemi della vita quotidiana. Esistono diverse forme di coping, che possono essere più orientate alla risoluzione del problema (problem-focused coping), oppure concentrarsi sulla regolazione delle emozioni ad esso correlate (emotion-focused coping). Il coping tende ad essere adattivo, ossia efficace nel favorire l'adattamento e la resilienza, ma molto spesso, in maniera inconsapevole o meno le persone possono adottare strategie disadattive, ossia dannose per la loro salute psicologica e fisica.
Tuttavia, non esistono solo strategie individuali per far fronte allo stress, ma anche strategie di coppia. Queste vengono definite come “coping diadico”.
Il coping diadico si riferisce alla capacità di affrontare insieme a un partner o a un altro individuo una situazione stressante o difficile. È un processo che indica come la coppia riesca a far fronte agli eventi critici quotidiani. Bodenmann lo definisce come “processo in cui entrambi i partner sono coinvolti” e come “l’intreccio dei segnali di stress di un partner e delle reazioni di coping dell’altro, un atto di coping condiviso” (Revenson, Kayser & Bodenmann, 2005)”.
Questo tipo di coping si basa sull'idea che due persone possono affrontare meglio le sfide insieme piuttosto che da sole. Nel coping diadico, cioè, le persone lavorano insieme per identificare le fonti di stress, valutare le risorse disponibili e sviluppare strategie per far fronte alla situazione. Questo può includere la condivisione di pensieri e sentimenti, la pianificazione di azioni da intraprendere e il sostegno reciproco. Il coping diadico può essere particolarmente utile in situazioni in cui due individui devono affrontare una crisi, una malattia, una perdita o altri eventi stressanti.
Il coping diadico diviene quindi un processo relazionale che ha alcuni step e che ha delle ripercussioni sul benessere dei partner. Infatti, quando si riesce a fronteggiare bene lo stress, si possono riscontrare sia benefici individuali, ma anche ricadute positive sulla coppia: gestire insieme il momento della difficoltà va infatti ad impattare sulla qualità della relazione di coppia sia a breve che a lungo termine.
Le risposte di coping diadico, come quelle individuali, sono molteplici e possono essere al contempo adattive o disadattive. Un coping diadico è efficace solo nella misura in cui è possibile mettere in atto una comunicazione aperta, che consente alla coppia di rendere noti i reciproci bisogni.
Pertanto, come sottolinea Bodenmann, è fondamentale una buona comunicazione degli stessi e una conseguente capacità di ascolto del partner. Lavorare insieme può aiutare a ridurre il senso di isolamento e di solitudine, aumentare il senso di connessione e di supporto reciproco e offrire una prospettiva diversa su come affrontare la situazione.
Rivolgersi ad uno specialista nel caso di situazioni comunicative più critiche, o in quelle divenute ormai croniche, può consentire lo sviluppo di un coping diadico efficace, che funge da prezioso strumento per affrontare le difficoltà della vita insieme a un partner o a un altro individuo. Come abbiamo già sottolineato, la chiave risiede nel comunicare in modo aperto e rispettoso, lavorare insieme e cercare di trovare un equilibrio tra le esigenze e i desideri di entrambi.
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