È agosto, il mese delle vacanze per eccellenza, quando molti si concedono una pausa dalla routine quotidiana per rilassarsi e ricaricare le energie. Tuttavia, insieme alle valigie e ai biglietti aerei, un altro fenomeno sembra diffondersi con maggiore frequenza: il ghosting.
Il termine ghosting deriva dall’inglese “ghost” (=fantasma) e descrive l'atteggiamento di chi, per porre fine a una relazione sentimentale o di amicizia, sparisce senza dare spiegazioni. Con la mente libera dagli impegni e le distrazioni delle vacanze, molti preferiscono "sparire" piuttosto che affrontare conversazioni difficili, lasciando l'altra persona a chiedersi cosa sia successo. Questo comportamento può avere conseguenze significative sulla salute mentale della persona lasciata, facendola sentire in colpa e inadeguata, con un impatto negativo sulla sua autostima.
Per chi decide di chiudere una relazione o interromperne l'inizio, l’evitamento rappresenta un modo rapido e indolore per eludere domande e il peso dei sentimenti altrui. Tuttavia, la superficialità di questo gesto nasconde spesso una profonda incapacità di affrontare le proprie emozioni e quelle degli altri. Alcuni studi ipotizzano che questo comportamento derivi dal tipo di relazione instaurata con la figura di attaccamentodurante l'infanzia. Secondo John Bowlby, i bambini hanno un bisogno innato di formare legami affettivi con le figure genitoriali per un sano sviluppo emotivo. Bowlby delinea quattro tipi di attaccamento: sicuro, insicuro evitante, insicuro ambivalente e disorganizzato. Un bambino che sviluppa un attaccamento insicuroevitante potrebbe, da adulto, fuggire dalle relazioni per paura di essere abbandonato o rifiutato. In altre parole, l’evitante maschera la sua fragilità e incapacità di gestire il dolore aggirando la formazione di un legame.
Il ghosting, quindi, è una forma di evitamento e può essere considerato una forma di violenza psicologica. La vittima può provare un dolore profondo, ostacolato dall'assenza di confronto, che rende difficile elaborare la perdita. La mancanza di una spiegazione lascia un senso di ambiguità, con l'altro che, sebbene non presentanella vita quotidiana, continua a essere presente nella mente. Le conseguenze del ghosting includono paura di amare di nuovo, sfiducia verso gli altri e bassa autostima. Il trauma può amplificare il dolore, che può manifestarsi anche somaticamente, e c'è il rischio che la vittima riproponga questa modalità nelle relazioni future.
Ma come affrontare chi evita? Assumere il ruolo di protagonista nella propria vita può essere molto vantaggioso e a questo scopo può essere fondamentale concentrarsi sulle proprie esigenze personali, affrontando la rabbia, la delusione e il senso di abbandono derivanti dal ghosting subito. Rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicologo online, può essere utile per elaborare la perdita, accettare le proprie emozioni e ritrovare la voglia di rimettersi in gioco. Questo supporto può aiutare a riaprirsi a nuove relazioni ed esperienze emotive arricchenti.
Inoltre, costruire una rete di supporto composta da amici e familiari fidati può fare la differenza. Parlarne con persone di fiducia permette di sentirsi meno soli e di condividere il peso dell’esperienza. È importante ricordare che il ghosting riflette più le insicurezze e le paure di chi lo pratica piuttosto che le mancanze della vittima. Concentrarsi su attività che nutrono il proprio benessere emotivo, fisico e mentale, come l'esercizio fisico, la meditazione, e hobby appassionanti, può facilitare il processo di guarigione.
Infine, imparare a riconoscere i segnali di allarme nelle future relazioni può prevenire esperienze simili. Essere consapevoli e riflessivi riguardo alle proprie scelte relazionali contribuisce a costruire legami più sani e soddisfacenti. L'esperienza del ghosting, per quanto dolorosa, può diventare un'opportunità per una maggiore auto-conoscenza e crescita personale.
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