È il 28 Gennaio 2024, Jannik Sinner sta disputando uno dei match più importanti in ambito sportivo, il risultato non è a suo favore, ma il coach gli suggerisce “fai un passo indietro”.
È questo passo indietro che per Sinner risulterà essere la svolta decisa che lo condurrà alla vittoria, e da questo passo indietro, potremmo trarre un insegnamento che può esserci utile nella vita di tutti i giorni.
Spesso, nella vita quotidiana, abbiamo la sensazione costante di essere sopraffatti da ciò che ci circonda: le sfide personali e professionali possono condurci a sperimentare un senso di oppressione e incapacità che non ci permette di far fronte alle sfide quotidiane.
Questa costante sensazione può portare a sperimentare alti livelli di stress che possono compromettere la nostra capacità di affrontare la vita quotidiana. La sensazione di stress può essere causata da molteplici fattori, che possono anche intersecarsi fra di loro: problemi relazionali, conflitti sul luogo di lavoro, difficoltà economiche o familiari. Questi appena elencati sono tutti fattori che possono condurci a sentirci sopraffatti da ciò che ci circonda e quindi di conseguenza renderci incapaci di agire al meglio per noi, portandoci a sperimentare sensazioni di malessere.
Il sovraccarico emotivo è una condizione psicologica di chi subisce per troppo tempo situazioni che non riesce a gestire.
Il sovraccarico emotivo che si sperimenta in queste situazioni può avere delle conseguenze, sia di tipo fisico che psicologiche. A livello fisico la persona può sperimentare mal di testa, problemi gastrointestinali, tensioni muscolari, continua sensazione di affaticamento. A livello psicologico ci si può sentire ansiosi, irritabili, tristi. Una tale situazione, prolungata nel tempo, può inficiare il nostro rendimento nella vita quotidiana, sia in ambito lavorativo che personale. Il sovraccarico emotivo può farci sentire spenti e incapaci di percepire le nostre reazioni emotivi e sentimentali. Questo può portare a riduzioni della nostra capacità di comunicare, o di prendere decisioni, facendoci immobilizzare. Infatti, sensazioni di malessere prolungato, come ansia e rabbia, possono interferire chimicamente con la produzione di ormoni, come cortisolo, adrenalina. La produzione di questi ormoni, a sua volta, può condurre a un disequilibrio che a sua volta reca difficoltà di concentrazione e memoria.
Tutte queste conseguenze sopra elencate posso perdurare finché l’individuo non riduce il sovraccarico di stress.
Per evitare che il sovraccarico emotivo abbia quindi conseguenze eccessive sulla nostra vita quotidiana, possiamo attuare delle strategie che possono darci una mano a scaricare la tensione quando sentiamo che quest’ultima prende il sopravvento. Si possono adottare tecniche di rilassamento come la meditazione che è un’attività che può aiutarci a ridurre i livelli di stress. Oppure possiamo praticare esercizio fisico, che porta alla produzione di endorfine, sostanze prodotte dal cervello che vengono soprannominate “l’ormone della felicità”. Possiamo imparare a dire di no: quando sentiamo che alcune richieste potrebbero inficiare la nostra serenità, declinare alcune richieste può rivelarsi necessario per evitare un sovraccarico sia emotivo che fisico.
È importante quindi, imparare ad ascoltare le nostre sensazioni, che ci guidano nella nostra vita quotidiana, e ci suggeriscono anche quando è tempo di fare un pausa. Per questo motivo quando si percepiscono sensazioni di questo tipo, bisogna dar loro spazio, accettandole senza giudizio per come ci si sente.
Il “fare un passo indietro” che il coach suggerisce a Sinner durante il match, può essere di insegnamento anche a noi, ed essere applicato nella nostra vita quotidiana. Quando lo stress aumenta, le situazioni sembrano diventare ingestibili e sentiamo un sovraccarico emotivo crescente, rallentare, sottrarsi, allontanarsi posso essere tutte azioni che ci potranno permettere di vincere il nostro match personale.
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