top of page
Immagine del redattoreCarlo Trionfi

LA VIOLENZA DI GENERE: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DEL SOSTEGNO

Il 25 novembre, il mondo si unisce per commemorare la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, una ricorrenza istituita dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani. Questa giornata non è solo un richiamo al passato e alle battaglie combattute, ma è anche un'opportunità per riflettere sul presente e sulle sfide ancora da affrontare nella lotta contro la violenza di genere. La violenza contro le donne è un fenomeno complesso che, purtroppo, persiste in molte società in tutto il mondo. Attraverso il filtro della psicologia, è possibile analizzare le radici, i modelli e gli impatti devastanti di questa forma di violenza che va oltre i confini culturali, sociali ed economici.

La violenza di genere affonda le sue radici all’interno del concetto di stereotipo di genere, legato allo squilibrio tra donne e uomini che sfocia in una prevaricazione generalizzata da parte del genere maschile, considerato come quello più forte. La Convenzione di Istanbul, sancita dal Consiglio d'Europa nel 2011, definisce il "genere" come quelle definizioni culturali rigide sui ruoli di donne e uomini, in particolare sui comportamenti e le emozioni considerati dalla società appropriati o desiderabili per l’uno o per l’altro genere. Il Rapporto Mondiale sulla violenza e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità del 2002 riconosce la violenza di genere come uno dei principali problemi di salute pubblica globale. I dati ci mostrano che nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. Nello specifico dell’Italia, le statistiche ISTAT evidenziano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi sono state esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per quanto riguardo gli stupri, questi sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner. Queste cifre ci suggeriscono l’importanza di mettere in atto una prevenzione contro la violenza sulle donne che dovrebbe iniziare con l'educazione e la consapevolezza. Difatti, è essenziale promuovere una cultura che insegni il rispetto reciproco, l'uguaglianza di genere e la valorizzazione delle differenze come punti di forza anziché di divisione. L'istruzione dovrebbe fornire strumenti per riconoscere e affrontare i comportamenti violenti sin dalle prime fasi di crescita, educando sia i giovani che gli adulti su come costruire relazioni sane e rispettose.

Inoltre, la prevenzione richiede un impegno trasversale da parte delle istituzioni, delle comunità e della società nel suo complesso. Politiche pubbliche mirate, programmi di sensibilizzazione, servizi di supporto e una legislazione efficace sono componenti chiave per creare un ambiente che non tolleri alcuna forma di violenza basata sul genere. Oltretutto, sarebbe necessario fornire alle vittime l’accesso a risorse e supporto legale, mentre si lavora simultaneamente sulla responsabilizzazione degli aggressori. La prevenzione della violenza di genere non è solo un imperativo morale, ma anche un investimento per il benessere sociale ed economico. Affrontare la radice della violenza di genere richiede un impegno costante e coordinato a tutti i livelli della società, lavorando insieme per costruire un futuro in cui ogni individuo possa vivere senza il timore della violenza, libero di realizzare il proprio potenziale senza limitazioni legate al genere.

Come essere di supporto ad una persona che si trova in una relazione violenta: è possibile trovare in alcuni comportamenti dei segnali di allarme che ci dicono che una persona si possa trovare in una relazione violenta.

● Segnale numero 1: una persona a noi vicina si isola e perde interessi. Rappresenta un primo indicatore di qualcosa che non va nella persona;

● Segnale numero 2: presenza di lividi e ferite sul corpo di cui l’altro non ha intenzione di parlare;

● Segnale numero 3: atteggiamenti svalutanti e offensivi da parte del partner e un controllo eccessivo sulle finanze, che sono specifici indicatori di violenza psicologica ed economica.

Dopo aver colto alcuni di questi segnali come dei campanelli di allarme, si può introdurre il tema alla persona che sospettiamo essere vittima di violenza con molta cautela e pazienza. La persona, molto probabilmente, non si rende conto di essere una vittima di questo tipo di violenza e sicuramente necessita di tempo prima di potersi aprire. Le domande da porle dovrebbero essere il più possibile neutre, non giudicanti, e preferibilmente centrate sulla donna piuttosto che sul partner. In una relazione violenta, infatti, l’immagine del maltrattante viene completamente distorta come strategia per proteggersi, cosicché minacciare questa rappresentazione potrebbe provocare un allontanamento dell'interlocutore. Al contrario, domande incentrate sulla donna potrebbero consentirle di riportare sé stessa al centro dei suoi pensieri. In generale, è importante garantire alla persona un ascolto attivo e vicinanza, affinché comprenda di avere di fronte una risorsa a cui poter fare riferimento in caso di pericolo o, semplicemente, con cui potersi confrontare.

Mettere in atto questi accorgimenti rappresenta una base importante affinché la donna riconosca di essere una vittima di violenza. Infine, un ulteriore aiuto di fondamentale importanza consiste nell’indirizzarla, con sensibilità, verso un centro antiviolenza, in cui un’équipe di esperti potrà tutelarla a 360°.

In conclusione, si sottolinea l’importanza non solo di prevenire le forme di violenza di genere ma di offrire sostegno a coloro che, purtroppo, ne sono ancora vittime. Queste donne necessitano di un ambiente sicuro e di risorse adeguate per poter superare le conseguenze devastanti di un'esperienza così dolorosa. Il sostegno non si dovrebbe limitare al fornire un rifugio sicuro ma comprende anche la fornitura di supporto emotivo, psicologico, legale ed economico. Risulta, dunque, cruciale creare reti di aiuto e servizi specializzati che possano accogliere e assistere queste persone nel processo di guarigione e di ricostruzione della propria vita. Il sostegno continuo e compassionevole alle vittime di violenza di genere non solo aiuta singoli individui a guarire, ma contribuisce anche a creare una società più giusta e consapevole, dove la violenza di genere sia un ricordo del passato e non una realtà presente.



28 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page