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Ansia da prestazione: quando la paura di fallire diventa un ostacolo

Immagine del redattore: Carlo TrionfiCarlo Trionfi

L'ansia da prestazione è una condizione psicologica che colpisce un numero sempre maggiore di persone, in ambito personale e professionale. Essa si manifesta come una sensazione di pressione, accompagnata da pensieri negativi, preoccupazioni costanti e sintomi fisici come tachicardia, sudorazione e tensione muscolare. Al di sotto di questi sintomi, tuttavia, è possibile trovare la paura di non essere all'altezza delle aspettative - proprie o altrui – e la paura del giudizio o del fallimento: esse sono spesso il motore principale di questa condizione, che può influenzare negativamente sia le performance individuali che il benessere generale. Questo fenomeno, inoltre, se non affrontato, può avere ripercussioni negative sulla qualità della vita. Ma quali sono le cause di questa ansia? Quali le conseguenze? E soprattutto, come possiamo affrontarla efficacemente?


Le cause dell'ansia da prestazione


Le cause dell'ansia da prestazione possono essere molteplici e variano da persona a persona. Un grande ruolo è rappresentato dalle pressioni sociali e culturali e dagli standard elevati di successo e buona riuscita che la società moderna impone: essi possono indurre un senso di inadeguatezza, portando le persone a sentirsi non abbastanza rispetto ad un modello ideale e socialmente auspicabile di perfezione. Il confronto con gli altri, in questo contesto, risulta quasi deleterio, poiché la tendenza a paragonarsi agli altri – amplificata dai social media - può aumentare la percezione di non essere sufficientemente bravi. Tuttavia, ad avere importanza non sono solo le aspettative altrui: anche le nostre aspettative, se eccessive, possono portare con sé obiettivi irrealistici e un carico di ansia per cercare di raggiungerli, trasformando così noi stessi nei nostri giudici più severi. È necessario poi sottolineare il ruolo di esperienze passate negative, poiché i fallimenti e i giudizi critici subiti in passato possono contribuire a sviluppare una paura di ripetere quegli errori, dando origine ad un circolo vizioso e, in alcuni casi, ad una profezia che si autoavvera. A questi fattori è necessario infine aggiungere il ruolo di quelli biologici e psicologici, poichè all’ansia da prestazione possano contribuire in modo deciso la presenza di livelli elevati di stress, una predisposizione genetica e possibili disturbi d'ansia.


Le conseguenze dell'ansia da prestazione


Quando l'ansia da prestazione non viene gestita può avere effetti negativi significativi. Tra le conseguenze più comuni troviamo una bassa autostima, poiché il timore di non essere all'altezza può minare la fiducia in sé stessi, lo stress cronico e una diminuzione della performance: la paura di fallire può infatti generare un circolo vizioso che compromette ulteriormente la capacità di ottenere risultati. In alcuni casi, inoltre, si manifesta il rischio dell’isolamento sociale: l'ansia può portare a evitare situazioni che richiedono delle prestazioni, limitando le opportunità di crescita personale e professionale.


Strategie per superare l'ansia da prestazione


Fortunatamente, esistono diverse strategie per affrontare e superare l'ansia da prestazione.  Per cominciare, è necessario un lavoro di accettazione dell'errore come parte del processo: nessuno è perfetto, gli errori sono opportunità di apprendimento e riconoscerlo può aiutare a ridurre la pressione. L’ossessione per la perfezione è una delle principali cause di ansia; concentrarsi sulla possibilità di imparare da essi e sul miglioramento che ne possiamo trarre, piuttosto che sul trionfo o sulla sconfitta, è un approccio più sano. In secondo luogo, poi, può essere d’aiuto riflettere su quali siano gli obiettivi irrealistici e quelli realistici, passando così dai primi ai secondi: porsi ambizioni raggiungibili è fondamentale per evitare le frustrazioni. Una volta stabiliti obiettivi consoni, inoltre, è possibile prepararsi adeguatamente ai possibili ostacoli e alle possibili difficoltà che potrà capitare di incontrare, di modo da ridurre l'incertezza e aumentare la sicurezza nelle proprie capacità. Rispetto a quest’ultimo punto, tecniche di rilassamento come meditazione, lo yoga o esercizi di respirazione possono aiutare sia a focalizzare meglio la possibile strada da percorrere, sia a gestire l'eventuale ansia. Non bisogna dimenticarsi, infine, del preziosissimo ruolo del supporto: parlare con amici, familiari o un professionista può essere un valido aiuto per affrontare il problema.


Conclusione


Affrontare l'ansia da prestazione non significa eliminarla del tutto, ma imparare a gestirla in modo costruttivo; la paura del fallimento è infatti una compagna di viaggio inevitabile, ma non deve essere un ostacolo insormontabile. Imparando a riconoscerla, accettarla e affrontarla con strumenti adeguati, possiamo trasformarla in una spinta motivazionale piuttosto che in un freno… E questo può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita e delle performance personali. Dobbiamo quindi ricordarci che la vera crescita non sta nell'assenza di difficoltà, ma nel modo in cui scegliamo di affrontarle.

 



 

 

 

 

 

 

 
 
 

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