Disturbi della Memoria
La memoria è una funzione cognitiva complessa e sfaccettata che consente di acquisire, elaborare, conservare e rievocare informazioni ed esperienze. Tuttavia, la memoria non si fonda esclusivamente su aspetti cognitivi, anche le dinamiche affettive giocano un ruolo centrale e possono influenzare i processi mnemonici.
Le alterazioni della memoria possono essere classificate in diversi modi.
Innanzitutto si parla di alterazioni della memoria globali se riguardano tutti i ricordi e selettive se invece influiscono solo su ricordi di uno specifico ambito. Inoltre, l’alterazione della memoria può interessare una durata temporale diversa a seconda della situazione. Nel caso in cui il disturbo permanga nel tempo, ci si riferisce ad alterazioni della memoria permanenti. Al contrario, queste sono definite transitorie quando sono momentanee e passeggere. L'amnesia (perdita di memoria) può essere anterograda se la persona non riesce a ricordare gli avvenimenti successivi all’evento che ha causato l’amnesia ma rimangono intatti i vecchi ricordi. L’amnesia è retrograda quando l’incapacità di ricordare riguarda i fatti accaduti precedentemente l’evento che ha provocato l’amnesia, mentre si è capaci di formare nuovi ricordi. Esiste anche la possibilità che si combinino le due condizioni causando un’amnesia retro-anterograda.
Le cause delle alterazioni della memoria possono essere molteplici, ma sono distinguibili in due categorie principali: organiche e psicologiche. Nel primo caso la perdita di memoria è riconducibile ad una lesione cerebrale. Nel secondo caso, invece, sono particolari situazioni affettive ad influire sullo stato della memoria.
Si parla di dimenticanza selettiva quando vengono rimossi ricordi connessi a persone o avvenimenti troppo intensi emotivamente e per questo non più disponibili ad un livello cosciente. La falsificazione mnemonica, invece, è la creazione di fatti non avvenuti realmente spesso anche molto dettagliati e credibili, al punto da rendere impossibile per il soggetto stesso tracciare una linea di confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è.